Quali sono i momenti più difficili dopo la fine di una storia d’amore? Ce li racconta Arisa nella canzone “La notte”, composizione dolce e raffinata in cui mette a nudo le sue sensazioni più intime.
Con voce delicata e suggestiva ci confida che mentre di giorno si può fingere di stare bene, negando la sofferenza che si prova, la verità arriva di notte, nella solitudine del nostro animo.
Dopo la fine di un legame importante, un dolore diffuso, persistente e insostenibile, ci invade il corpo, la mente, il cuore e l’anima, e non ci lascia scampo.
Quando siamo soli, nel silenzio della notte, le nostre ginocchia tremano, lo stomaco si chiude, la testa scoppia, il cuore batte martellante, gli occhi si riempiono di lacrime.
E non riusciamo a dormire perché la nostra mente vaga alla ricerca di un senso e di una accettazione che non riusciamo a trovare. I pensieri ci tormentano, l’amore ci manca, la nostalgia che proviamo aumenta ogni minuto che passa.
Arisa arriva a una prima profonda riflessione: anche se la vita ci ha separati da chi amiamo, l’amore che proviamo per quella persona è eterno e continuerà.
Nel momento del dolore, che ha una sua dignità e funzione vitale, nulla ci porta sollievo: non basta un raggio di sole a illuminare un cielo scuro; non basta scrivere su un foglio i propri pensieri; non basta sapere che si è entrambi sconfitti, perché le motivazioni fondate o infondate contano sempre meno. Arisa chiede “il sole dov’è”. Manca il calore, la luce, l’energia, la vita. E’ come se fosse sceso un lungo inverno, fatto di freddo, buio e ghiaccio e si vaga dentro se stessi come lei nel videoclip vaga in casa, da una finestra all’altra.
Dopo averci parlato della profonda sofferenza che si prova, Arisa ci congeda con una seconda riflessione piena di speranza: “l’amore può allontanarci. La vita poi, continuerà”. Anche se ci sembra di non riuscire a superare il dolore, il progredire incessante della vita, ci prenderà per mano e ci porterà altrove e nel tempo, dentro il nostro cuore, si creerà spazio per un nuovo amore.
Testo “La notte” (Arisa)
Non basta un raggio di sole in un cielo blu come il mare
Perché mi porto un dolore che sale, che sale
Si ferma sulle ginocchia che tremano e so perché
E non arresta la corsa lui non si vuole fermare
Perché è un dolore che sale, che sale e fa male
Ora è allo stomaco fegato, vomito, fingo, ma c’è
E quando arriva la notte
E resto sola con me
La testa parte e va in giro
In cerca dei suoi perché
Né vincitori, né vinti
Si esce sconfitti a metà
La vita può allontanarci
L’amore continuerà
Lo stomaco ha resistito anche se non vuol mangiare
Ma c’è il dolore che sale, che sale e fa male
Arriva al cuore lo vuole picchiare più forte di me
Prosegue nella sua corsa, si prende quello che resta
Ed in un attimo esplode e mi scoppia la testa
Vorrebbe una risposta, ma in fondo risposta non c’è
Il sale scende dagli occhi
Il sole adesso dov’è
Mentre il dolore sul foglio è
Seduto qui accanto a me
Che le parole nell’aria
Sono parole a metà
Ma queste sono già scritte
E il tempo non passerà
Ma quando arriva la notte, la notte
E resto sola con me
La testa parte e va in giro
In cerca dei suoi perché
Né vincitori, né vinti
Si esce sconfitti a metà
La vita può allontanarci
L’amore poi continuerà
E quando arriva la notte, la notte
E resto sola con me
La testa parte e va in giro
In cerca dei suoi perché
Né vincitori, né vinti
Si esce sconfitti a metà
L’amore può allontanarci
La vita poi, continuerà
Continuerà
Continuerà
D.ssa Roberta Maggioli
Psicologa
Studio a Rimini, Via D. Campana 14
per contatti tel. 3355334721