La Demisessualità è quell’orientamento sessuale in cui le persone non provano attrazione sessuale se non formano un profondo legame emotivo e sentimentale. La demisessualità prevede la componente romantica affinchè si instauri anche quella fisica e intima. I demisessuali, generalmente, provano quella che viene definita come attrazione sessuale secondaria, vale a dire scaturita da un sentimento, ma non provano attrazione sessuale primaria, vale a dire quella che scatta anche solo al primo incontro conoscitivo. Non si tratta dunque di persone che aspettano il momento giusto per avere relazioni sessuali per convinzioni sociali, personali, morali o religiose. Al contrario, i demisessuali sentono attrazione solo nel momento in cui incontrano una persona molto affine a loro e s’innamorano. Nel momento in cui si rompe questo legame, scompare anche l’attrazione fisica.
Invito a riflettere su questo passaggio del saggista-scrittore Massimo Bontempelli che riconosce all’amore platonico anche una dimensione sessuale per cui potrebbe prefigurasi un’affinità tra demisessualità e questo tipo di amore.
“Uno degli equivoci più costanti nel linguaggio comune, è quello che ci ha dato la formula di amore platonico per intendere un amore puramente spirituale tra uomo e donna. Invece in Platone […] vediamo come il compiacimento all’aspetto della bellezza fisica rimane tra i due sessi costante nel tempo stesso che si accompagna e si solleva a riconoscimento di ogni altra bellezza, anche di quelle del puro spirito. L’amore tra le anime è perciò, nel vero Platone, nettamente distinto ma non disgiunto dall’amore tra i corpi; mentre spesso l’opinione comune li crede contrastanti. “
Psicologo, Psicoterapeuta
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